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Cantoterapia: il benessere alla portata di tutti

Non tutti sanno che il canto, oltre ad essere uno strumento di espressione artistica e di aggregazione, ha anche una valenza terapeutica e riabilitativa. Può avere infatti un ruolo di supporto in diverse condizioni cliniche e aiutare a raggiungere uno stato di benessere. Scopriamo insieme quali sono i benefici della cantoterapia.

Cos’è la cantoterapia

La singing therapy o cantoterapia è la disciplina che si occupa dell’utilizzo del canto a scopo preventivo, terapeutico e riabilitativo. Esso infatti apporta benefici a diversi sistemi. In particolare vengono utilizzati l’apparato respiratorio, l’apparato fonatorio, le risonanze, le vibrazioni e la creatività canora.

Attraverso la cantoterapia avviene l’attivazione di:

  • sistema PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologico)
  • sistema motorio
  • sistema respiratorio
  • sistema cardiocircolatorio

con una serie di effetti a cascata.

Gli elementi della voce

La voce è supportata da tre elementi:

  • elemento motore;
  • elemento vibrante;
  • elemento risonante.

Elemento motore

L’elemento motore è costituito dall’impianto diaframmatico che è a sua volta composto da pavimento pelvico, psoas, muscoli lombo-dorsali, muscoli addominali retti, addominali obliqui, intercostali e diaframma.

Il diaframma permette la respirazione: si espande abbassandosi con l’inspirazione e risale con l’espirazione e questi movimenti sono innati, un bambino sa spontaneamente come respirare in modo corretto. Il diaframma assolve a molte funzioni indispensabili per la salute, per citarne solo alcune: massaggio degli organi interni, funzione digestiva, drenaggio delle tossine, supporto alla circolazione venosa e linfatica, funzione fonatoria e di sostegno del suono. Inoltre esso è implicato nella sfera affettiva-emozionale, risentendo di stati di stress e ansia.

La respirazione può essere suddivisa in tre tipologie:

  • costo-diaphragmatic breathing type;
  • mixed breathing type;
  • upper costal breathing type.

Uno studio del 2019 ha dimostrato che la respirazione alto costale e quella mista comportano uno sforzo muscolare molto elevato, per compensare la ridotta capacità polmonare, mentre la respirazione costo-diaframmatica si è rivelata essere quella ottimale. Recuperare una respirazione corretta può quindi avere diverse ripercussioni positive sulla salute. Si stima che circa l’80% della popolazione occidentale abbandoni nel corso della vita, spesso già durante l’infanzia, la capacità di respirare in modo corretto, un importante meccanismo di autocura, presente in modo naturale in tutti gli esseri viventi.

La cantoterapia ha, tra i suoi obiettivi, quello di ripristinare la respirazione costo-diaframmatica-addominale attraverso una serie di eserciziari. Un miglior controllo e una maggiore consapevolezza del movimento respiratorio riducono l’ansia e prevengono gli attacchi di panico, inoltre migliorano l’umore e la memoria.

Elemento vibrante

Esso è costituito dalla laringe, che contiene le corde vocali (vere e false).

Attraverso la loro vibrazione durante l’adduzione otteniamo il suono della voce. Esso ci può indicare diverse problematiche che riguardando l’individuo, come un possibile disturbo delle corde stesse, ma anche blocchi percepiti dall’esecutore come nodi in gola, fame d’aria o tensione dei muscoli del collo, segnali di tensione e ansia su cui è possibile intervenire con esercizi specifici. Una laringe rilassata è fondamentale per esprimere le proprie emozioni sfruttando tutta la gamma dei suoni potenzialmente utilizzabili per dare corpo e sfumature alla propria voce e mantenerla in salute.

Elemento risonante

Il suono prodotto dalle corde vocali assume il suo tipico e peculiare timbro che ci rende unici, grazie alla faringe, la principale cassa di risonanza e ai seni ossei vuoti del cranio: paranasali, frontali, mascellari, sfenoidali ed etmoidali. Essi si trovano nei pressi delle ghiandole endocrine (epifisi, ipofisi, ipotalamo) che sono pertanto stimolate da queste vibrazioni. La conseguenza è la produzione di una cascata ormonale positiva di melatonina, ossitocina e dopamina… ecco perché cantare aiutare a scaricare le tensioni, migliora l’umore e fa stare meglio!

Nervo vago e canto

L’azione canora stimola ed è stimolata dal nervo vago, il decimo dei nervi cranici, che si dirama dal midollo allungato fino all’addome e innerva i principali organi, tra cui la cute del condotto uditivo esterno, faringe, laringe, polmoni (tutti coinvolti nell’esperienza canora), cuore, esofago, stomaco, intestino, milza e pancreas, con funzione motoria e sensitiva e azione parasimpatica, ovvero di riposo e digestione.

Il nervo vago ha un ruolo cruciale all’interno del nostro corpo e per il nostro equilibrio, fungendo da regolatore e riparando gli squilibri funzionali. Quando esso non funziona propriamente e segue la via del sistema nervoso autonomo simpatico, per esempio con un’eccessiva produzione di cortisolo, e con l’inibizione della produzione degli ormoni che supportano le difese immunitarie, l’equilibrio omeostatico viene meno, predisponendoci alla malattia. Il canto innesca il circuito audio-laringeo stimolando il nervo vago e la memoria emozionale con una serie di effetti positivi anche su varie patologie neurodegenerative, tra cui l’attivazione di finestre di risveglio nella malattia di Alzheimer (si veda il docufilm Alive inside a tal proposito), ma anche nella riabilitazione delle afasie causate da ictus o nel morbo di Parkinson.

Cantare fa bene, in gruppo è ancora meglio e non ci sono controindicazioni, ma è necessario avvalersi di professionisti adeguatamente formati, sopratutto per interventi curativi e non incorrere nell’utilizzo erroneo dello strumento vocale. In ogni caso, l’intervento cantoterapico non sostituisce una terapia psicologica o altri tipi di terapia specialistica. Per questo tipo di necessità si invita a contattare un professionista.

Per approfondimenti si rimanda alla lettura di:

  • La cura del canto, Claudia Pastorino, Gribaudo, 2021
  • Neurocanto – Salute e benessere con le arti terapie, Mirella de Fonzo, Armando editore, 2018
  • Psicologia della Voce e del Canto, Francesca Galvani, Independently published, 2019